“Sky non controlla lo sport italiano”, il presidente della Fiorentina Rocco Commisso interviene a gamba tesa sulla guerra del calcio. Il patron gigliato parla da addetto ai lavori, lui che ha fondato Mediacom che è il quinto player statunitense per la tv via cavo. L’italo americano ha invitato il network britannico ad accettare la competizione e la concorrenza. Ma la strada verso una pacificazione è ancora lunga.
Intervistato dopo la vittoria dei suoi a Genova contro i padroni di casa rossoblù, Commisso ha spiegato che ”Sky deve imparare che non controlla lo sport in Italia”. E dunque ha affermato. “La competizione con Dazn fa bene a loro e al nostro calcio. Abbiamo chiuso il contratto più importante della Serie A in America e sono fiero di aver portato più soldi io di quanti non ne faccia la Mls”. Parole dure che vanno a inserirsi in un dibattito che ormai da qualche settimana tiene banco a ogni giornata di campionato. Le polemiche che sono tracimate anche in Parlamento sono sempre tra i trend topic sportivi.
Sullo sfondo della guerra del calcio, i contraccolpi che Sky sta subendo. I bilanci non sembrano brillare e, piano piano, la rete ha perso alcune tra le sue voci sportive più amate, riconoscibili e famose. Molti sono andati a Dazn e a Mediaset, qualcun altro “tratta” con Amazon. Che ritrasmette le partite della Champions League sulla sua piattaforma streaming di Prime. Le parole di Commisso sembrano voler invitare Sky a “rassegnarsi” per l’aver perduto l’esclusiva – o quantomeno la primazia – dei diritti tv del calcio italiano. Ma la questione sembra ancora lungi dal concludersi.