L’art. 10 del d.l. n. 78/09, attualmente in fase di conversione presso la Camera dei Deputati prevede un sistema estremamente più rigoroso per la compensazione dei crediti fiscali.
Consigliamo di prestare la massima attenzione alla nuova disciplina della compensazione del credito Iva, in quanto a nostro avviso può produrre effetti gravissimi in termini di liquidità.
La compensazione del credito Iva superiore a 10.000 euro può essere effettuato esclusivamente a partire dal sedici del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione.
In altri termini, il credito Iva maturato nell’esercizio 2009 non potrà essere usato in compensazione con altri tributi prima del sedici del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione (normalmente il 30 settembre). Inoltre, per utilizzare il credito in compensazione per importi superiori ai 10.000 euro è necessario che un professionista abilitato apponga il visto di conformità alla dichiarazione.
E’ evidente che attesa la prassi di molte imprese editrici di utilizzare il credito Iva maturato nell’esercizio in compensazione dei debiti fiscali e dei contributi previdenziali dovuti all’Inpgi già nel mese di gennaio dell’esercizio successivo la novità introdotta nel d.l. può avere effetti molto pesanti. Aggravata dalla circostanza che entro il 30 settembre occorre conseguire le regolarità contributive.
In questa prospettiva è necessario attivare i professionisti di riferimento per anticipare prima possibile la presentazione della dichiarazione Iva (che potrà anche essere presentata disgiuntamente dal modello Unico) nei primi mesi dell’esercizio.
La norma, già entrata in vigore, trattandosi di un d.l., assumerà efficacia dopo l’approvazione di un provvedimento da adottarsi da parte del Direttore dell’agenzia delle entrate. Per questa ragione, Vi invitiamo a compensare tutto il credito Iva compensabile appena possibile.
Giusto per la cronaca la rubrica del decreto legge è “provvedimenti anticrisi”.
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