Nella serata di ieri è stato approvato in via definitivo il decreto legge n. 112 del 2008.
Centrale per il settore dell’editoria è l’art. 44, rubricato “semplificazione e riordino delle procedure di erogazione dei contributi all’editoria”.
Il primo comma elimina il cosiddetto diritto soggettivo ai contributi diretti. E’ evidente che questa norma è sufficiente, da sola, a mettere in crisi tutto il sistema, sia ai fini della certificazione del bilancio che del già complesso rapporto con gli istituti di credito.
Sempre il primo comma prevede che il Governo adotterà un regolamento che dovrà rivedere i criteri di determinazione del contributo sulla base delle seguenti deleghe:
a) Semplificazione delle procedure, assicurando la prova dell’effettiva distribuzione delle testate e valorizzazione dell’occupazione professionale;
b) Adozione di procedure informatizzate che assicurino il pagamento del contributo entro l’esercizio successivo a quello di riferimento (chiaramente nei limiti del fatidico stanziamento di bilancio).
Il regolamento potrebbe contenere norme molto importanti di riordino dei criteri di erogazione, per cui provvederemo ad aggiornare su tutte le novità che dovessero emergere in tal senso. Segnaliamo che a norma di legge il regolamento dovrebbe essere approvato entro fine agosto.
Il comma b)bis inoltre, esclude dal limite nell’ambito degli stanziamenti di bilancio le imprese radiofoniche organi di movimenti politici (in altre parole Radio Radicale, Ecoradio, Radio Città Futura, Radio Veneto1, Radio Galileo, Radiondaverde).
E’ evidente che l’articolo in oggetto mette a repentaglio il futuro di moltissime imprese editrici, a prescindere dalle rassicurazioni del Governo.
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