Circolare n. 27 del 25/10/2018 – Nuove tariffe base dei servizi postali universali per l’editoria

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Con la delibera dell’Autorità per le Garanzie delle Comunicazioni n. 266/18/CONS sono state fissate le nuove tariffe per l’invio a mezzo posta di alcuni prodotti editoriali che rientrano nel perimetro del servizio universale postale. Le tariffe base degli invii a mezzo posta dei prodotti editoriali, rientranti nell’ambito del servizio universale, con un numero di copie a spedizione fino a 2.000 sono state definite nella tabella allegata e trovano applicazione a decorrere dal 1° ottobre 2018 come da delibera Agcom 453/18/CONS

Le nuove tariffe, che erano invariate da quindici anni, sono state aggiornate con aumenti tra il 20 ed il 25%, sulla base della richiesta di Poste Italiane in relazione all’andamento del settore che ha registrato nel triennio 2014-2016 una riduzione dei volumi del 20%, con una riduzione dei ricavi del 28%.

L’aumento delle tariffe si riferisce infatti alle tariffe base per la spedizione di prodotti editoriali, ossia alle tariffe utilizzate come riferimento per il calcolo delle compensazioni. Restano ferme le tariffe postali agevolate degli editori, cui accedono i soggetti iscritti al Registro degli Operatori di Comunicazione (ROC) che spediscono più di 2.000 copie e i soggetti no profit, le quali rientrano nella competenza del Dipartimento per l’editoria della presidenza del Consiglio dei Ministri. Per queste, la legge 27 febbraio 2017, n. 19 (di conversione del decreto legge di proroga termini) è previsto un regime temporaneo per il triennio 2017-2019, valido fino all’adozione di nuove tariffe agevolate postali, reintroducendo la compensazione statale per le tariffe postali agevolate offerte a imprese editrici e organizzazioni senza scopo di lucro e prorogando il regime tariffario fissato dal decreto ministeriale 21 ottobre 2010.

I fondi stanziati per finanziare il sistema delle agevolazioni per il triennio 2017-2019, in base alle previsioni delle leggi di stabilità 2017 e 2018 ammontano, rispettivamente, a 57,5, 59,3 e 57,5 milioni di euro.

Di seguito si riportano le tabelle.

ALLEGATO 1 – Tabella A

ALLEGATO 2 – Tabella B

ALLEGATO 3 – Tabelle C e D

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