“Oggi l’informazione è un bene primario, uno dei beni più preziosi, forse più importante dei beni alimentari”. Se n’è convinto anche Vito Crimi, attuale capo politico del Movimento 5 stelle, già sottosegretario all’editoria.
Crimi lo ha detto questa mattina durante un’intervista rilasciata in radio a Rtl 102.5. La frase è di per sé una notizia. Perché viene dalla stessa persona che, nel giugno di due anni fa, si chiedeva “se un giornale distribuito a livello locale viene preso e gettato subito nel cestino o se veramente viene percepito come significativo strumento di informazione per il territorio”. Lo stesso che avrebbe voluto cancellare, appena insediatosi, l’ordine dei giornalisti; colui che parlò del sistema dell’informazione italiano come di un “intreccio perverso” promettendo tagli su tutto e tutti.
L’importante, ora, è redimersi. E forse, per rendere ancora più forte le sue parole, preziose in un momento di crisi come questo, avrebbe fatto ancora meglio se ne avesse aggiunta una: “scusate”.
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