Editoria

Chi tocca Big Tech si becca i dazi di Trump: il caso Ue

Chi tocca Big Tech non muore ma si becca i dazi di Trump. La Casa Bianca ha calato la maschera. Ora si spiega, persino agli occhi dei più distratti, perché tutta la Silicon Valley s’è stretta attorno al tycoon all’inaugurazione del suo secondo mandato da presidente degli Stati Uniti. Il fatto è che, attorno ai dazi, e in particolare quelli comminati all’Europa, ci sono i grandi interessi di Big Tech. Lo riporta Bloomberg secondo cui Trump avrebbe deciso di colpire, con forza, tutti quei Paesi che impongono tasse alle sue aziende digitali. E dal momento che l’Ue s’è sforzata con il Digital Services Act, che per quanto migliorabile rappresenta pure un conato di regolamentazione nel far west oligopolistico del web, va stangata. In particolare, a sentirsi “minacciate” dall’Europa sono Meta e Google. Sempre loro. Sotto la prima amministrazione Trump, gli Stati Uniti avevano già avviato indagini separate su Francia, Italia, Spagna, India e altri Paesi. Erano gli anni in cui si iniziava ad avvertire la sproporzione, non solo economica ma pure di potere, di queste multinazionali. La conclusione americana era chiaramente pro domo sua: tasse erano discriminatorie e danneggiavano in modo sproporzionato le aziende americane. Sulle aziende costrette a chiudere, sul digitale che da grande autostrada verso il futuro s’è rivelato un vicolo corto di buone intenzioni sfumate, però, non s’è detto niente. E neanche lo si dirà adesso. La situazione, dunque, è delicata. L’America difende le sue multinazionali, l’Europa dovrà trovare il coraggio di proteggere le sue pmi. Chi vincerà?

Luca Esposito

Recent Posts

Dall’Agcom solidarietà a La Stampa nel nome del pluralismo

L’Agcom ha fornito la solidarietà a La Stampa dopo gli attacchi alla redazione di una…

4 ore ago

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale

Mediaset trascina l’intelligenza artificiale in tribunale. La prima causa italiana di un editore contro l’Ai.…

4 ore ago

Per gli editori il paese di acquisto dei prodotti editoriali non è neutro ai fini Iva

Quando un editore italiano compra libri, giornali o periodici dall’estero, l’IVA non si applica sempre…

17 ore ago

Nomine nel gruppo Cairo: Alberto Braggio nuovo ad di La7

Girano le poltrone nel gruppo Cairo: Alberto Braggio è il nuovo amministratore delegato di La7.…

1 giorno ago

Quando il pm non può frugare nel pc del cronista: la Cassazione difende le fonti dei giornalisti

In attesa che finalmente l’Italia recepisca in pieno il Regolamento European media freedom act, la…

2 giorni ago