Si è tenuta ieri l’audizione di Slc Cgil presso l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato. In rappresentanza il segretario generale Massimo Cestaro e il consulente giuridico Prof. Danilo De Santis.
Nel corso dell’incontro Slc Cgil ha ribadito che “le valutazioni inserite nell’esposto depositato presso l’Autorità il 19 marzo scorso, risalgono già alla fase di quotazione di Rai Way, quando si evidenziavano la inscindibilità di Rai e Rai Way e la conseguente pericolosità dell’operazione di vendita. Rai Way non può essere considerata una società a sé stante – ha precisato Cestaro – in quanto direttamente connessa all’esercizio del sistema di servizio pubblico. Nel caso della Rai, le frequenze non possono essere ritenute scindibili dagli impianti di trasmissione delle stesse”.
Una cessione che indebolisce il servizio pubblico
Cestaro ha inoltre affermato che “la realizzazione dell’operazione di vendita è in grado di indebolire la concessionaria del servizio pubblico a vantaggio del suo principale competitor”.
Proprio alla luce delle valutazioni tecnico-giuridiche sottoposte all’Autorità e ribadite nel corso dell’audizione, Slc Cgil ritiene che la vendita di Rai Way debba essere necessariamente vietata. Secondo il sindacato dei lavoratori della comunicazione non sembra, infatti, ipotizzabile alcuna alternativa in grado di scongiurare i pesanti effetti che l’operazione potrebbe produrre direttamente sull’attività della concessionaria del servizio pubblico.
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