Attacco vandalico alla sede della redazione de Il Giornale di Sicilia, insorgono i giornalisti dell’Isola. I fatti si sono verificati sabato scorso e sono stati denunciati, con una nota vibrante, dal sindacato regionale dei giornalisti siciliani in una nota resa pubblica nella giornata di lunedì scorso. In pratica, durante il passaggio di un corteo pro-Gaza a Palermo, sono state lanciate contro la sede del giornale pietre, uova e secchi di vernice. Tutto questo perché i giornalisti del quotidiano avevano dato conto di una bandiera israeliana che era stata bruciata in un centro sociale.
I giornalisti dell’Assostampa siciliana hanno duramente stigmatizzato “l’attacco ingiustificato con lancio di uova, pietre e vernice contro la sede del Giornale di Sicilia avvenuto sabato nel corso una manifestazione di solidarietà con la popolazione palestinese. Il quotidiano di via Lincoln, esercitando il diritto di cronaca, aveva dato notizia nelle sue pagine della bandiera israeliana bruciata e della rivendicazione del gesto da parte del centro sociale Anomalia”. L’Associazione siciliana della stampa, “ribadendo la sua vicinanza e solidarietà ai colleghi del Gds”, condanna senza se e senza ma l’episodio: “Ogni gesto violento nei confronti della libertà di stampa, indebolisce il sistema democratico su cui poggia il nostro Paese. Il diritto a manifestare rientra proprio nell’esercizio legittimo di questa libertà e vanno difesi entrambi. Non può essere però dimenticato il confine che garantisce libertà e sicurezza dovuto tanto ai giornalisti quanto ai manifestanti”. Quindi la conclusione: “Colpire il diritto di cronaca non è mai la risposta giusta. È una riduzione della libertà di tutti”.