Finalmente una bella notizia che farà sorridere. Nei giorni scorsi è stato approvato l’emendamento in Finanziaria che esenta gli anziani over 75 dall’obbligo del pagamento del Canone Rai. A patto che questi siano poveri, vedovi e in fin di vita. Ma attenzione, per poter godere dell’esenzione si deve avere un reddito particolarmente ridotto, pari a 561,46 euro al mese comprensivi del reddito dell’eventuale coniuge. In altre parole gli anziani dovranno essere vedovi o divorziati e usufruire al massimo della pensione minima. Un centesimo in più rispetto a quel minimo vitale e niente esenzione. Andrebbe meglio alle signore, la cui aspettativa di vita è maggiore. Ma non basta. L’esenzione vale esclusivamente per il luogo ove la persona è residente, il che significa che se si è domiciliati altrove rispetto alla residenza, e si dispone di un “apparecchio atto o adattabile” alla ricezione del segnale televisivo, allora si dovrà continuare a pagare. L’esenzione, inoltre non vale per chi convive con una badante o con un figlio ma esclusivamente per un anziano che vive da solo in condizioni di povertà. Questo commovente provvedimento che interesserà solo qualche centinaio o migliaio di anziani ci induce però ad una riflessione astretta: Il provvedimento attuato ha una copertura finanziaria?
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