CAMBIO DI DENOMINAZIONE PER LA FIPED. NASCE LA FEDERAZIONE NAZIONALE LIBERI EDITORI (F.I.L.E.)

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Da Fiped nasce F.I.L.E. L’assemblea nazionale della Federazione Nazionale Piccoli Editori ha approvato all’unanimità il cambio di denominazione in Federazione Italiana Liberi Editori, una scelta dettata dalla volontà di sottolineare l’indipendenza di una federazione che associa circa cento aziende editoriali operanti su tutto il territorio nazionale.Nel corso dell’Assemblea, svoltasi a Roma, è stato anche eletto all’unanimità il nuovo Consiglio direttivo e le presidenze di categoria. Enzo Ghionni è stato confermato alla presidenza. Vice presidenti sono stati nominati Beppe Fossati (Cronaca Qui) e Giuseppe Tatarella (La Verità). Tesoriere Marco Maria Caputo (Il Mediterraneo), Segretario Ludovico Gilberti (Sole delle Alpi- Il Canavese). Sono stati nominati, invece, presidenti di categoria: per i quotidiani nazionali Gianfranco Guerzi (La Padania), per i quotidiani regionali Alfonso Ruffo (Il Denaro), per i periodici nazionali Vittorio Barreca (Spazio Rurale), per i periodici locali Ludovico Gilberti (Sole delle Alpi – Il Canavese), per l’editoria telematica Davide Mari (www.cittaoggiweb.it), per i giornali all’estero Mimmo Porpiglia (Gente d’Italia). Responsabile affari generali Ivo Virgili (Roma), relazioni sindacali Francesco Guzzardi (Conquiste del Lavoro), responsabile Ufficio Studi Gianni Di Giore (Libero).L’assemblea, nell’approvare il bilancio 2007, ha dato mandato al presidente e al consiglio direttivo di avviare uno studio di sistema sulle attività degli associati, in modo da poter valutare il peso dell’associazione sia in termini economico-occupazionali che in termini di diffusione delle testate edite.“Questo è per noi un giorno importante – ha dichiarato il presidente della F.I.L.E. Enzo Ghionni – a dieci anni dalla fondazione della Fiped voltiamo pagina, anche cambiando nome. Per rimarcare il senso della nostra storica missione. Vale a dire la difesa e la valorizzazione dell’editoria libera ed indipendente, con il suo radicamento sul territorio, la sua forza occupazionale, il suo vasto seguito di lettori. Una federazione più forte ed autorevole che, rivendicando all’esistenza di massmedia non appartenenti ai grandi gruppi, renda un servizio ai lettori e alla comunità”.

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