Calabria: in sciopero 132 dipendenti di Calabria.it

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Sciopero dei 132 lavoratori di Calabria It, la societa’ controllata dalla Regione attraverso Fincalabra, che si occupa di promozione impreditoriale. La societa’ e’ in liquidazione e i dipendenti, il 19 marzo scorso, hanno ricevuto le lettere di licenziamento. Una legge regionale (N. 24/13) stabilisce il loro passaggio alla finanziaria regionale, ma la giunta non ha ancora dato esecuzione al provvedimento legislativo. Guidati da Cgil, Cisl e Uil, stamani, i lavoratori, che da diversi mesi, non percepiscono lo stipendio, si sono recati in massa a Catanzaro. Una delegazione ha chiesto di essere ricevuta a Palazzo Alemanni, dove tra poco si riunira’ l’esecutivo. I dimostranti si sono concentrati davanti al teatro Politeama, dato che un’ordinanza del sindaco vieta gli assembramenti davanti al palazzo della presidenza della Regione, riscuotendo sostegno e solidarieta’ da parte di molti passanti. Le Rsa di Calabria.it, Fisac Cgil, Fiba Cisl e Uilca Uil, in un documento, hanno spiegato le motivazioni dello sciopero, proclamato dopo che e’ stata annullata una riunione in precedenza convocata a Reggio C., nella sede del Consiglio regionale della Calabria. Tale annullamento, seguito ad un precedente rinvio, si fa rilevare, ”stupisce ancora di piu’ in considerazione delle dichiarazioni rilasciate a mezzo stampa dall’Assessore Arena, che chiedeva a tutti i soggetti coinvolti un’immediata ripresa delle trattative. Il sindacato, come sempre, aveva risposto senza tentennamento alcuno ”presente””. L’Assessore, inoltre, fanno rilevare i sindacati, ”si era impegnato a portare avanti un atto deliberativo per determinare le risorse necessarie a garantire il trasferimento dei lavoratori da Calabria IT a Fincalabra SpA, dopo aver piu’ volte dichiarato ai tavoli che le stesse erano state reperite dalla Giunta regionale gia’ nel mese di settembre dello scorso anno. Queste risorse economiche – lamentano i sindacati – finora non sono mai state quantificate, tantomeno e’ stato presentato l’ormai ”famoso” piano industriale previsto dalla legge regionale 24/2013. Dall’approvazione di questa legge e’ ormai trascorso un anno, – si legge – durante il quale si e’ continuato a giocare sulla pelle di 132 lavoratori e delle loro famiglie, arrivando ad inviare loro le lettere di licenziamento, quando la legge prevede la salvaguardia occupazionale”. Sempre secondo i sindacati, ”le continue discussioni e le continue polemiche su Fincalabra, ci fanno sospettare che le istituzioni piu’ che dotare la nostra regione di un’agenzia di sviluppo moderna e capace di soddisfare le notevoli esigenze dei cittadini e delle imprese calabresi, abbiano a cuore interessi differenti”.

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