BOTTA E RISPOSTA LEVI – CALDORO IN COMMISSIONE CULTURA SUI CONTRIBUTI ALL’EDITORIA (art.44 d.legge)

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L’art.44 del Progetto di legge: 1386 “Conversione in legge del decreto-legge 25 giugno 2008, n. 112, recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria” è stato oggetto di considerazioni in Commissione Cultura della Camera.
Riportiamo gli interventi di Levi e Caldoro:
Ricardo Franco LEVI (PD) riterrebbe opportuno che il Ministro fornisse alcuni chiarimenti in riferimento alla disciplina dettata dal provvedimento in esame in materia di libri on line e di contributi all’editoria.
Ricardo Franco LEVI (PD) sottolinea che le norme in materia di contributi all’editoria di cui all’articolo 44 riguardano la riduzione dei contributi diretti, che ammontano a circa 60-70 milioni di euro all’anno. Rileva in particolare che le norme in questione fanno riferimento a un limite massimo delle risorse previsto dal bilancio dello Stato che può portare notevoli difficoltà per le imprese assegnatarie di tali contributi. Queste nel corso degli anni hanno sempre ottenuto anticipazioni delle somme date come contributi, proprio sulla base del fatto che tali risorse venivano considerate veri e propri diritti soggettivi. Ritiene quindi opportuno correggere la norma in questione considerando che i contributi all’editoria nel corso degli anni sono stati già ridotti in modo consistente.
Stefano CALDORO (PdL), relatore, ringrazia i colleghi per tutti i suggerimenti forniti, ricordando che elaborerà una proposta di parere che cercherà di tenere conto della maggior parte di essi, evitando però di forzare delle situazioni che devono essere in definitiva comunque decise dal Governo. La proposta di parere cercherà in particolare di indicare alle Commissioni di merito le esigenze reali e concrete da seguire. Per quel che riguarda in particolare il problema delle erogazioni liberali alle università, ricorda che la norma inserita nel provvedimento in esame al riguardo appare opportuna in considerazione del fatto che la normativa vigente prevede un tetto alle erogazioni medesime. Rileva inoltre che il tema della riduzione dei contributi all’editoria deve essere tenuto in debita considerazione, in quanto da ciò potrebbe derivare il licenziamento di moltissime persone.

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