Editoria

Boschi attacca: “Diritto all’informazione non si sacrifica sull’altare della politica”

Il referendum rischia di passare sotto silenzio da parte dei media. Almeno secondo Maria Elena Boschi. L’ex ministro, oggi deputato di Italia Viva e membro della commissione parlamentare di vigilanza Rai ha affermato, in Parlamento, di ritenere che l’informazione sul referendum non sia sufficiente affinché i cittadini si formino un’opinione fondata e concreta al fine di esercitare il diritto dovere democratico del voto. “Come componente della Commissione di Vigilanza Rai – ha tuonato Boschi -, denuncio l’assenza di un’informazione adeguata da parte del servizio pubblico, che ha il dovere di garantire spazi reali e accessibili affinché i cittadini possano compiere scelte consapevoli”. La questione dei referendum, per Italia Viva è complessa e “Italia Viva ha una posizione articolata, ma invita a partecipare al voto”. Ciò in polemica, netta, con l’indicazione arrivata dai partiti del centrodestra che sostengono il governo. Che, da parte loro, hanno invitato gli elettori ad andarsene al mare. “È grave che il Governo abbia deciso di abbinare la consultazione referendaria al secondo turno delle amministrative, ostacolando di fatto la partecipazione dei cittadini. Ma quello che allarma è il silenzio istituzionale e informativo”, ha dichiarato Boschi. Che ha aggiunto: “Oggi, però, il diritto ad essere informati è stato sacrificato sull’altare politico. Ma – sottolinea la parlamentare di Italia Viva – ciò che rende tutto ancora più grave è che la maggioranza continui a impedire alla Commissione di Vigilanza Rai di riunirsi proprio nel momento in cui sarebbe fondamentale avere uno spazio istituzionale per denunciare questa grave mancanza di informazione. E quando viene negato anche il diritto di segnalare le violazioni, non siamo solo di fronte a una cattiva gestione politica, ma a una vera e propria ferita per il nostro sistema democratico”.

Luca Esposito

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