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BILANCIO DELL’ATTIVITÀ ANNUALE DEL COMITATO PER L’APPLICAZIONE DEL CODICE TV E MINORI

Il 19 febbraio, Emilio Rossi, Presidente del Comitato per l’applicazione del Codice Tv e minori istituito presso il Ministero delle Comunicazioni, ha illustrato, in una conferenza stampa, il bilancio dell’attività annuale del Comitato. I dati 2007 rivelano che ci sono state 37 violazioni accertate e 42 sanzioni comminate, delle quali 22 a Tv nazionali terrestri, 12 a canali satellitari e 8 a Tv locali. Delle 37 violazioni accertate, 23 hanno avuto come tema la violenza. Si ricordano poi le sanzioni pecuniarie recentemente stabilite dalla Commissione Servizi e Prodotti dell’Agcom nei confronti di Mediaset e Rai per la violazione del Codice Tv e minori. In particolare, RTI dovrà pagare la somma di 200.000 euro per un servizio che è stato mandato in onda durante il Tg5 del 18 luglio 2007 che riguardava i presunti abusi sessuali subiti da alcuni bambini di una scuola materna di Rignano Flaminio. La Rai dovrà pagare 100.000 euro, a causa di un servizio sui bambini soldato particolarmente violento andato in onda sul Tg1 delle ore 20:00 del 21 aprile 2007. Sanzionati anche il serial americano ‘Lost’, con 100.000 euro per aver diffuso scene di forte impatto emotivo per un pubblico di minori nella fascia oraria della Televisione per tutti e una multa di 50.000 euro, sempre a Rai Due, per una puntata del telefilm NCIS. Ad introdurre novità nella regolamentazione del rapporto tv-minori sarà anche il recepimento, che dovrebbe avvenire entro novembre 2009, della nuova direttiva “Tv senza frontiere”. Tale direttiva introduce la differenza tra i servizi lineari (quelli in cui è l’emittente a scegliere i palinsesti e gli orari dei programmi e lo spettatore di fatto è passivo) e quelli non lineari (cosiddetti on demand, per i quali l’utente sceglie orari e modalità di consumo). Per i servizi lineari, vi è il divieto assoluto di trasmettere programmi che possano nuocere gravemente ai minori, mentre, quelli non lineari sono ammessi solo se i minori vengono esclusi dalla visione, attraverso sistemi di parental control. La direttiva “può e deve diventare, anche prima del recepimento, uno strumento interpretativo della normativa”, ha affermato il prof. Riccardo Chieppa, Vicepresidente del Comitato e Presidente emerito della Corte Costituzionale.
Fabiana Cammarano

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