Ripristinare i fondi statali per la stampa di partito, cooperativa e non profit; modificare la norma che ha abolito il diritto soggettivo per le testate giornalistiche. Sono i due obiettivi su cui convergono maggioranza e opposizione decisi a dare battaglia al Senato, dove è in discussione il ddl 1195 che dispone, tra gli altri, i tagli all’editoria.
Subito prima dell’intervento del sottosegretario con delega all’Editoria in commissione Affari Costituzionali a Palazzo Madama, Paolo Bonaiuti, i rappresentanti dei gruppi hanno voluto dare risalto all’obiettivo comune di evitare la drastica riduzione del finanziamento pubblico. La partita si gioca in commissione Bilancio, dove si sta discutendo la finanziaria e dove i rappresentanti dei gruppi di maggioranza e opposizione hanno presentato con una serie di emendamenti distinti, per «ripristinare -ha spiegato il senatore del Pd, Vincenzo Vita- i fondi tagliati molto brutalmente, che rendono molto difficile la vita di 100 testate giornalistiche, 20 delle quali a rischio immediato di chiusura. La nostra speranza è che il governo voglia accettare le modifiche non corporative che proponiamo per salvaguardare il pluralismo e la libertà di stampa». I cinque distinti emendamenti alla finanziaria sono stati sottoscritti, tra gli altri da Alessio Butti (Pdl), Giampiero D’Alia (Udc), Luigi Lusi e Vincenzo Vita (Pd), Roberto Mura (Lega Nord), che propongono i seguenti importi: 142.300.000 euro per il 2009 e 2010; 100 milioni per il 2011. «Il segnale che vogliamo mandare al governo -ha aggiunto Lusi- è che le forze politiche sono tutte d’accordo. Il corridoio da percorrere è molto stretto e se il governo continuerà a comportarsi, come ha fatto fino ad ora dichiarando inammissibili tutti gli emendamenti, avremo poche possibilità di contestare».
Vincenza Petta
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