Ebbene, anche nel piccolo stato dell’Austria vi sono contributi diretti all’editoria a tutela del pluralismo delle voci. La dotazione per il 2018 è stata esattamente di 8.687.000 € suddivisa tra quotidiani e settimanali. Una parte del fondo è invece concessa per la formazione professionale dei giornalisti e per l’edizione web del formato cartaceo.
Ma vediamo nei dettagli come funzionano i contributi editoria in Austria:
Le richieste di contributi vanno fatte entro i primi tre mesi dell’anno ed il pagamento del finanziamento avviene in due rate di pari importo. La seconda rata deve essere pagata entro e non oltre novembre di ogni anno.
I quotidiani devono avere una frequenza minima di uscita di 240 volte l’anno, mentre i giornali settimanali di almeno 41 volte all’anno. Il doppio numero di giornali settimanali devono essere identificabili come tali. Nel caso di numeri doppi, il requisito per i giornali settimanali di essere “pubblicati almeno 41 volte l’anno” è soddisfatto solo se, su un totale di almeno 41 numeri all’anno, ci sono al massimo due numeri doppi (cioè 37 numeri singoli e 2 numeri doppi). Per i giornali quotidiani e settimanali pubblicati nella lingua di un gruppo etnico ai sensi dell’articolo 8 capoverso 2 B-VG (gruppo etnico croato di Burgenland, gruppo etnico sloveno, gruppo etnico ungherese, gruppo etnico ceco, gruppo etnico slovacco e gruppo etnico rom), i requisiti di vendita, diffusione e dei giornalisti a tempo pieno non si applicano. Sono infine previsti finanziamenti speciali per la conservazione della diversità degli editori locali e per quelli che producono prodotti editoriali per categorie protette.
Ecco l’elenco completo delle imprese beneficiarie per l’anno 2018:
Qui tutte le informazioni dettagliate
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