AUDIZIONE ALLA CAMERA. LE AUTHORITY SOLLECITANO LA RIFORMA DELLA STAMPA

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Difesa del pluralismo e del ruolo dei giornalisti a tutto campo contro limite temporale dell’assegnazione dei contributi alla stampa. È la differenza di visioni – emersa ieri durante un’audizione alla Commissione cultura della Camera – tra il presidente dell’AgCom Corrado Calabrò e il numero uno dell’Antitrust Antonio Catricalà.
“Sarebbe opportuno prevedere in generale un limite temporale al periodo di assegnazione dei contributi all’editoria, che altrimenti si tramutano in una forma di sostegno a tempo indeterminato di iniziative imprenditoriali strutturalmente deficitarie perché evidentemente non in grado di conseguire un adeguato gradimento da parte dei lettori”, ha affermato Catricalà.
Calabrò ha mostrato il suo apprezzamento per il nuovo regolamento per l’editoria varato dal Governo, perché “urgente e non ulteriormente rinviabile”, ma contemporaneamente ha chiesto all’esecutivo di avviare “quella riforma complessiva della stampa sempre più necessaria”.
Il numero uno dell’Authority ha poi affermato che “La stratificazione di leggi e regolamenti ha reso complessa l’attività di erogazione dei contributi che ora necessita di un intervento di razionalizzazione e semplificazione”. Ma, soprattutto, l’intervento pubblico “deve avere l’obiettivo di promuovere l’evoluzione dell’attività editoriale”, salvaguardando “il pluralismo dell’informazione che è un bene primario anche rispetto alla libertà di iniziativa economica e la sua salvaguardia è posta a garanzia del diritto di informare ed essere informati. La necessità della difesa della stampa – ha insistito Calabrò – trova una precisa indicazione nella nostra Carta costituzionale ed è ancora oggi di totale attualità”.
Vincenza Petta

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