AUDITEL SI RINNOVA MA RESTA SEMPRE LO STESSO: GOVERNANCE IN MANO AL DUOPOLIO RAI-MEDIASET

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Dopo 25 anni Auditel si rinnova, includendo nel sistema di monitoraggio anche il Time Shifted Viewing, i cosiddetti ascolti differiti che si registrano nei sette giorni successivi alla messa in onda del programma. Si tratta di un passo di apertura verso Sky Italia, unico operatore che attualmente mette a disposizione dei propri clienti i PVR (Personal video recorder) che permettono la fruizione dei programmi anche in differita.
Secondo quanto evidenziato da uno studio dell’Istituto per la Competitività,
sono 14.000 gli individui che Auditel monitora ogni giorno dal 1986. Il panel di Auditel, rispetto a quelli di Francia, Germania e Regno Unito, in termini quantitativi è molto rappresentativo ma non altrettanto in termini qualitativi. Per esempio, in Italia, la composizione del panel avviene a partire dalle liste elettorali e non tiene conto degli stranieri residenti. Inoltre, i risultati della rilevazione sono attribuiti anche ai soggetti che non possiedono un apparecchio televisivo.
Per tutti questi motivi, l’Antitrust, su segnalazione di Sky, ha deciso di prorogare al 31 dicembre 2011 l’istruttoria nei confronti di Auditel per comportamento restrittivo della concorrenza.
Un altro aspetto rilevante è la questione della governance. Le quote di controllo di Auditel fanno capo per quasi il 60% a soli due poli televisivi e non tengono conto dei mutamenti sopravvenuti nel mercato televisivo negli ultimi anni.
Grande escluso è – naturalmente – l’operatore satellitare Sky Italia, nonostante la sua quota nel mercato della pubblicità rappresenti il 6,3% e vanti complessivamente il 31,5% del totale delle risorse del mercato televisivo.
(Key4biz)

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