Il direttivo dell’Assostampa di Ragusa e’ vicina ai colleghi Emiliano Di Rosa, Salvo Falcone e Giuseppe Ragona che sono stati licenziati con un provvedimento unilaterale dall’editore di Video Mediterraneo senza alcuna consultazione sindacale, in barba a qualsiasi buona regola ed eludendo la prassi del licenziamento collettivo che invece obbligava l’azienda ad un confronto con i sindacati. ”Proprio nella sede dell’ufficio provinciale del lavoro – dice una nota – quando i giornalisti sono stati convocati per una possibile conciliazione, Assostampa ha contestato insieme alla Cgil il ricorso al licenziamento individuale come elusione del licenziamento collettivo ed ha verbalizzato l’inusuale prassi adottata dall’editore di utilizzo di altri giornalisti del gruppo per l’emittente televisiva Video Mediterraneo. Una situazione che non tollereremo piu’ attuando tutte le nostre azioni a disposizione per porre fine a questa anomalo comportamento dell’editore che da un lato licenzia e dall’altro lato per assicurare l’informazione fa ricorso ad altri giornalisti. Il licenziamento degli ultimi tre giornalisti, anche per la loro lunga dipendenza con Video Mediterraneo, rappresenta una de-professionalizzazione della redazione con gravi ripercussioni sulla qualita’ dell’informazione. L’emittente, nel giro di qualche anno e’ passata da 15 giornalisti a solo due. Igiornalisti impugneranno davanti al Giudice del Lavoro il licenziamento e l’Assostampa sara’ vicina a loro per difendere il loro posto di lavoro”.(
Il Garante per la protezione dei dati personali per l’ennesima volta dimostra l’approssimazione con cui…
Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…