È stato finalmente raggiunto un accordo tra il Parlamento Europeo e il Consiglio Ue sul pacchetto delle telecomunicazioni. Quest’ultimo entrerà in vigore nel 2010 e gli Stati membri avranno 18 mesi per recepirla.
La riforma introduce anzitutto un regolatore europeo delle comunicazione elettroniche, il Berec (Body of European Regulators in Electronic Communication), che dovrà rafforzare l’applicazione del diritto Ue in materia, impedendo che un operatore possa sottrarsi alla concorrenza. La nuova authority Ue prendeà decisioni a maggioranza. Gli stati membri devono ancora prendere una decisione sulla sede.
La normativa concordata a Bruxelles prevede inoltre la possibilità per le authority nazionali di obbligare le grandi società di tlc alla separazione funzionale tra gestori di reti e fornitori di servizi, sia pure solo in “casi estremi”. Secondo la Commissione “la separazione funzionale può migliorare rapidamente la concorrenza nei mercati mantenendo incentivi agli investimenti in nuove reti”.
Tra le altre novità introdotte, la possibilità per i consumatori di cambiare operatore di telefonia fissa o mobile in un giorno lavorativo mantenendo il proprio numero. Gli utenti avranno inoltre diritto a una migliore informazione al momento di sottoscrivere a un servizio.
Il Parlamento ha inoltre ottenuto il rafforzamento dei diritti dei cittadini per quanto riguarda l’accesso a Internet. Era il nodo più complesso da sciogliere e riguarda la possibilità di ‘tagliare’ la connessione alla Rete (in caso, per esempio, di download di file protetti da diritti d’autore) senza una preventiva decisione di un giudice. In particolare, nel testo emendato si afferma ora che qualsiasi misura intrapresa dagli stati membri sull’accesso, essa dovrà “rispettare i diritti e le libertà fondamentali dei cittadini”, e dovrà essere “appropriata, proporzionata e necessaria” e “rispettare la presunzione d’innocenza e il diritto alla privacy”. Infine, in caso di blocco dell’accesso, i cittadini avranno diritto a una “procedura equa e imparziale, incluso il diritto di essere ascoltati”, e “un revisione giudiziaria efficace e tempestiva”.
Sempre in ambito Internet, la normativa di Bruxelles assicura che i consumatori abbiano una maggior scelta sui fornitori di servizi a banda larga, mentre le authority nazionali dovranno imporre livelli minimi di qualità e promuovere la “neutralità della rete”. Gli operatori, infine, saranno responsabile della gestione dei dati personali degli utenti e saranno tenuti a comunicare eventuali violazioni.
Vincenza Petta
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