APPLE RIAPRE LA BATTAGLIA CON SAMSUNG VUOLE IL SEQUESTRO DEI GALAXY DAI NEGOZI

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La lotta di Apple contro Samsung non è finita. Anzi, si arricchisce di colpi di scena da un lato all’altro del pianeta. Il 20 settembre la corte d’appello di San Josè ha confermato la sentenza con la quale la Samsung era stata condannata il 25 agosto a pagare 1,5 miliardi di indennizzo alla Apple per violazione di brevetto, ma alla casa di Cupertino non basta: vuole il ritiro degli smartphone Samsung dai negozi d’elettronica degli Usa. Non è una richiesta astrusa: in Germania, dove le autorità hanno avallato la decisione americana, il 3 settembre sono stati ritirati dal commercio i Galaxy che avrebbero copiato l’iPhone. A Berlino i giudici hanno accolto il contro-ricorso della Samsung e in queste ore dovrebbe essere rimosso il bando, ma in America la questione resta aperta: la prossima udienza, sempre a San Josè, sarà il 6 dicembre. La saga continua. La prima denuncia è di febbraio, quando la Apple citò Samsung per aver violato 17 brevetti e prodotto 21 modelli fra tablet e smartphone, violando la proprietà intellettuale e copiando forma, design e funzioni. I modelli contestati sono il fior fiore della produzione Samsung: Galaxi S 4G, Galaxy S2 At&T, Skyrocket, Galazy S2 T-mobile, Epic 4G, Showcase, Droid Charge, Galaxi prevail. Tutti simili per design e prestazione a quelli della mela. Dice la società di Cupertino: «Invece che sviluppare la propria tecnologia e le proprie forme, Samsung ha scelto di copiare la tecnologia, l’interfaccia e lo stile

Apple». Non è l’unica causa che vede contrapposti i due colossi ma è la prima che va in aula. La vittoria di Apple potrebbe indurre Samsung a chiedere transazioni extragiudiziali per quanto riguarda le altre pendenze. Le stesse considerazioni sono sul tavolo dei legali di altre aziende che hanno meno capitali e risorse di Samsung ma sono state ugualmente portate in tribunale da Apple. Nel frattempo Samsung, che con Apple controlla il 50% del mercato degli smartphone, si è presa una rivincita al tribunale di Tokio, che ha rigettato l’ennesima accusa di Apple secondo cui i coreani avrebbero copiato la tecnologia per la sincronizzazione dei file multimediali tramite diversi device ma con propri server. Non è finita: in Corea una Corte è alle prese con la richiesta di Samsung di togliere dal mercato gli ultimi iPhone per violazione dei brevetti 4G di loro proprietà. Nel mezzo di tutta questa bagarre è Google, creatrice di Android: decisive sono state le e-mail che da Mountan View sono state spedite a Samsung per suggerire confidenzialmente ai coreani di cambiare quei nuovi modelli troppo simili a quelli di Cupertino, che sono state portate al processo in California dagli scatenati avvocati della Apple. De resto il desiderio di attaccare i rivali risale a Steve Jobs che a metà 2011 (il fondatore è scomparso il 5 ottobre scorso) aveva dichiarato la volontà di scatenare una: “guerra termonucleare” contro Android, rea di aver copiato le tecnologie dell’iPhone. Sta di fatto, che mentre la Apple annuncia di voler vendere 27 milioni di ipHone 5 entro novembre e 46 milioni nel trimestre successivo (ne ha venduti 5 milioni nei primi cinque giorni e dalla settimana scorsa è distribuito anche in Italia), Android, frutto appunto dell’alleanza fra Google, Samsung e altri produttori, mantiene per il momento la leadership fra i sistemi operativi. Una lotta multimiliardaria all’ultimo smartphone.

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