Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione di intaccare l’indipendenza editoriale di Repubblica e la Stampa. Entrerebbe in Gedi rispettando l’identità dei quotidiani. Lo riferiscono alcune fonti vicine al gruppo editoriale greco che ambisce ad acquisire gli asset (che restano) del Gruppo (ex) L’Espresso. “Quando Antenna entra in un gruppo editoriale, la linea locale viene pienamente rispettata”, hanno stabilito le fonti. Rispondendo, una volta per tutte, ai timori che vengono espressi. Soprattutto dalla politica e, in particolare, dall’area progressista e dem. Del resto, fanno notare, sarebbe un controsenso, per Antenna, acquisire Gedi per stravolgere la linea editoriale dei suoi “prodotti” di punta. Sarebbe un harakiri dal punto di vista economico e strategico: significherebbe rinunciare a una base solidissima di lettori. Questa filosofia di voler mantenere l’identità locale dei media, fanno sapere da Antenna, si traduce in un’organizzazione caratterizzata da un profondo rispetto per la cultura e l’identità locali in ogni mercato in cui opera, nonché da relazioni basate su fiducia e integrità con le proprie persone e con il pubblico. E pertanto la decisione di investire in Italia, e in particolare in Gedi, testimonierebbe un “profondo rispetto” per il giornalismo italiano oltre alla condivisione del valore “dell’indipendenza editoriale locale” che si traduce pure nella “qualità dell’informazione, del rispetto per il pubblico e del ruolo essenziale dei media nel contribuire a un dibattito democratico informato”.
