AGENDA DIGITALE, DIRIGENTE CERCASI

0
543

L’Agenda Digitale è stata approvata nel dl Sviluppo, ma ancora non è stato nominato l’uomo che dirigerà l’Agenzia incaricata di rendere esecutivi i cambiamenti previsti dal pacchetto normativo. Il Governo ha pubblicato un bando per ricevere le candidature da parte della società civile. Ma chi sono i favoriti?

Nelle ultime ore si parla insistentemente di una donna proveniente dal settore della pubblica amministrazione. Avrebbe potuto essere Linda Lanzillotta, ex funzionaria del Ministero del Bilancio ed ella stessa Ministro degli Affari Regionali e delle Autonomie Locali dal 2006 al 2008 nel Governo Prodi, ma dalla deputata del Gruppo Misto è arrivata una secca smentita. Tra le candidature più importanti, spicca poi quella di Stefano Parisi, presidente di Confindustria Digitale. Dirigente esperto, è stato anche amministratore delegato di Fastweb dal 2004 al 2010, periodo in cui ha contribuito all’espansione nazionale della rete. Insieme a Parisi c’è però anche Cristiano Radaelli, suo braccio destro in Confindustria. Quest’ultimo ha lavorato per lunghi anni nel settore delle telecomunicazioni, anche a livello internazionale. Dal maggio 2011 è membro dell’Executive Board di DigitalEurope.

Non è priva di fascino, inoltre, la candidatura di Stefano Quintarelli, già propostosi per l’Agcom qualche mese fa. L’imprenditore non fu scelto per l’Autorità, nonostante il sostegno della rete. Quintarelli è noto per aver fondato il primo sito commerciale italiano orientato al mercato professionale. Un’intraprendenza che non sembra mancare nemmeno a Salvo Mizzi, oggi impegnato in Telecom Italia nel settore Internet, ed a sua volta dato in griglia per la leadership dell’Agenda. E’ da attribuire a lui la nascita della prima web tv italiana, MyTv.

Un altro nome rilevante è quello di Alfonso Fuggetta, professore al Politecnico di Milano. Fuggetta è una delle principali menti del Cefriel, il centro di ricerca dell’ateneo che si occupa di innovazione e formazione. Chiude la lista dei papabili Massimo Melica, avvocato specializzato nel diritto applicato alle nuove tecnologie di comunicazione.

La speranza è che il bando pubblico per l’Agenda Digitale non si riveli fine a se stesso, come è accaduto nel caso delle nomine Agcom, sostanzialmente operate dai partiti. La competenza tecnica è imprescindibile per un incarico rilevante a livello nazionale e comunitario.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome