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A gennaio la pubblicità torna a correre, tutti i dati

Gennaio in risalita per la pubblicità. Secondo i dati dell’istituto Nielsen, il volume d’affari è cresciuto dell’1,9%. Un dato che cresce fino a superare il 2% (2,1) se si esclude dal novero dell’analisi il campo della raccolta web, search, social e classified degli Over the Top digitali. Se il settore alimentare perde quote di mercato, “rinunciando” a investimenti per 11 milioni di euro, si registra il ritorno in grande spolvero dell’automotive. Che compensa le perdite del settore. I dirigenti di Nielsen sono entusiasti perché ritengono che l’anno sia partito “sotto i migliori auspici”, perché “tutti i mezzi sono in crescita” come “non accadeva dal giugno 2021”. Inoltre viene scongiurato un altro timore. Che i mondiali avessero drenato tutte le risorse per la pubblicità. Non è andata così.

Gennaio è stato un mese importante per la pubblicità. Rispetto ai singoli media, la televisione regge facendo segnare un leggero aumento pari allo 0,2 per cento. I quotidiani, invece, mettono il turbo: la performance pare importante: +3,8%. Calano, invece, i periodici (-3,5%). Il mondo della radio è sempre più inarrestabile. La pubblicità cresce del 7,8%. Buoni i dati dal web: +2,2% complessivo. I settori che hanno maggiormente investito in pubblicità: Automobili (+49.1%), Turismo/Viaggi (+67.9%), Industria/Edilizia/Attività (+86.9%), Farmaceutici/sanitari (+10.6%). In sensibile calo invece gli investimenti di Alimentari (-23.8%), Distribuzione (-10.2%) e Media/ Editoria (-19%).

Luca Esposito

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