Vi ricordate la legge tanto voluta dal presidente francese con la quale è stata introdotta la graduale eliminazione della pubblicità dalla tv pubblica? Ebbene, sembra che Sarkozy abbia dovuto fare i conti con la crisi economica. La retromarcia è stata annunciata dal capogruppo dell’Ump alla camera, Jean François Copé.
L’eliminazione della pubblicità dagli schermi di France Télévision è avvenuta già a partire dal 1° gennaio 2008, per la fascia oraria tra le 20 e le 6 ma l’atteso spostamento degli investimenti pubblicitari verso le tv commerciali non è avvenuto. Colpa della crisi economica che ha ridotto drasticamente i ricavi di tutti gli attori dell’industria dei media. La stessa crisi economica ha costretto l’Europa a stringere improvvisamente i cordoni della spesa pubblica: si cercano risorse col lanternino e quelle che ci sono diventano preziose come l’oro. Se davvero si dovesse dare seguito alla fare due dello smantellamento sarkozyano ed eliminare completamente la pubblicità dalla tv di stato, allora verrebbero a mancare risorse per almeno 200 milioni di euro. Meglio, dunque, non rinunciarvi e rimandare, almeno per ora, la riforma.
F.C.