Garanzia di trasparenza sui prezzi: è questa la finalità primaria del nuovo Codice di Autoregolamentazione relativo alle modalità di comunicazione e di diffusione degli sconti e della comparazione dei prezzi online che il consorzio Netcomm, insieme a Seat Pagine Gialle, ha presentato martedì scorso alla Camera dei deputati e che verrà adottato a partire dal 1 gennaio 2013. Vista la diffusione massiva dei siti di couponing come Privalia e Groupon, il consorzio si è sentito in dovere di autoregolamentare le imprese che ne fanno parte al fine di tutelare i clienti e il mercato stesso.
REGOLE – «Il codice rispetta le regole sull’e-commerce sancite dall’Unione Europea e si basa sul concetto di trasparenza. In questo caso è fondamentale muoversi al nostro interno perché spesso le leggi ritardano e l’Italia è indietro rispetto al resto d’Europa», dice il presidente Roberto Liscia. Il web è infatti uno dei fattori trainanti dell’economia globale ed è un tema cruciale, tanto da diventare una delle priorità dell’Ue con l’ambiziosa Agenda digitale 2020. In particolare per l’Italia, tuttora condizionata da l «digital divide», il web rappresenta una leva strategica per lo sviluppo dell’economia.
DIFFIDENZA – Nonostante la costante crescita dell’uso di internet è innegabile che in Italia persista una notevole diffidenza nell’acquistare on-line, sia da parte dei consumatori, sia delle aziende. Tre le garanzie fondamentali sancite dal nuovo codice: in primis quella della trasparenza del prezzo, che deve essere ben visualizzabile. In secondo luogo viene regolamentato il concetto di sconto o risparmio: «Il prezzo di riferimento su cui si applica lo sconto deve essere visibile e essere stato usato in precedenti transazioni commerciali», spiega Liscia. Qualora il prezzo del prodotto o servizio non sia quello di mercato, ovvero non possa essere fornita all’Autorità la documentazione atta a provare che lo sia, il sito non potrà fare uso delle parole sconto o risparmio o di concetti similari. Infine il prezzo barrato e in seguito scontato deve essere quello di listino, verificabile e documentato.
PRIMO PASSO – Il Codice sarà solo il primo di una serie di autoregolamentazioni: ne seguiranno altri sulle modalità e i tempi di consegna dei prodotti e sulla tutela della gestione dei dati. Norme che non si vanno a sostituire a quelle esistenti ma rappresentano un impegno delle aziende del settore (127 quelle rappresentate da Netcomm) verso i clienti. Soddisfatte anche le associazioni dei consumatori presenti all’incontro, Adiconsum e Altroconsumo, almeno secondo quanto riportato da Liscia.
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