Chi avrebbe voluto impedire la messa in onda della puntata di Report sul Garante della Privacy; se lo chiede l’Usigrai che non crede si sia trattata di un’iniziativa isolata promossa dal solo Agostino Ghiglia, esponente dell’autorità garante finito nel mirino delle polemiche. Secondo il sindacato dei giornalisti di viale Mazzini, la vicenda potrebbe essere ben più interessante. E potrebbero nascondersi nell’ombra coloro che avrebbero tentato di fare pressioni per “spegnere” Report.
Il comunicato Usigrai va a gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche che ormai da tempo dividono Report, Sigfrido Ranucci e il governo e la sua maggioranza di centrodestra. “La Rai renda pubblici i nomi di chi, oltre ad Agostino Ghiglia, avrebbe fatto pressioni sui vertici aziendali per non mandare in onda la puntata di Report sul Garante della Privacy”, tuona il sindacato Rai. Che aggiunge: “La questione non è un fatto privato ma di interesse pubblico. Sapere se e da quali soggetti sono arrivate sollecitazioni ai vertici Rai per bloccare la messa in onda di un’inchiesta giornalistica è essenziale per la corretta valutazione dell’operato del Garante stesso”.
In pratica, l’obiettivo della richiesta Usigrai è quella di capire se ci sia la longa manus della politica nella gestione degli equilibri e delle scelte in Rai. L’esecutivo Usigrai vuole che si faccia pienamente chiarezza attorno alle presunte zone d’ombra che potrebbero esserci a viale Mazzini e che si sarebbero “concentrate” su Report e sul suo direttore. Una questione che sta passando (anche) in Commissione antimafia e che rischia di incendiare, ancora di più, il clima di scontro che si respira a Roma.







