«È necessario intervenire affinché i diritti di tutti i lavoratori dell’editoria cooperativa, non profit e di partito ottengano la giusta tutela». Lo dichiara Cristina Ricci, segretario confederale dell’Ugl, che ieri ha partecipato all’incontro presso la Fnsi sui tagli all’editoria.
«Oltre al rischio di perdere migliaia di posti di lavoro in un settore già colpito dalla crisi -continua-, non va sottovalutato il pericolo per il pluralismo dell’informazione, poiché senza un sostegno pubblico numerose testate che sono espressione di minoranze linguistiche, parti politiche e sociali e che contribuiscono alla vivacità culturale del Paese sarebbero destinate inevitabilmente alla chiusura».
«Ripristinare il diritto soggettivo dei contributi e procedere ad una riforma complessiva dell’editoria che elimini gli sprechi e promuova una distribuzione efficace delle risorse -conclude-, sono passi fondamentali per salvaguardare il lavoro di quanti operano quotidianamente in un settore importante come quello dell’informazione».
Mediaset continua a investire sull’Fm e acquista Radio Norba. La storica emittente radiofonica pugliese entrerà…
Non sono bastati 140 milioni ai Del Vecchio per riuscire a convincere Elkann a cedergli…
Un’idea che mette in discussione un principio democratico Da qualche anno ricorre l’idea di rilasciare…
S’è svegliata l’Ue: faro su Google e l’utilizzo dell’intelligenza artificiale. La Commissione è pronta ad…
Allo scopo di garantire il rispetto del pluralismo, della libertà di espressione, della diversità culturale…
L’accreditamento dei giornalisti nei palazzi delle istituzioni non è un fatto tecnico, né un rituale.…