Intelligenza artificiale in redazione? Sarà, ma i contenuti scritti e pubblicati dall’Ia dovranno essere contrassegnati. La vicepresidente della commissione Ue, Vera Jourova, ha affermato davanti ai giornalisti a Bruxelles che la commissione “si attende che i firmatari del codice di condotta sulla disinformazione «utilizzino i rapporti di luglio per informare il pubblico in merito alle salvaguardie che stanno mettendo in campo per evitare l’uso improprio dell’Intelligenza artificiale generativa al fine di diffondere disinformazione”.
Ma non è tutto, perché Jourova ha rivelato di aver già incontrato i vertici di Google per avviare il progetto: “Ho avuto il piacere di parlarne con il Ceo di Google, Sundar Pichai, chiedendogli se abbiano sviluppato tecnologie abbastanza veloci per rilevare prodotti dell’Ia ed etichettarli, in modo che le persone possano vedere che non stanno leggendo testi prodotti da persone reali. La sua risposta è stata sì, ma stiamo sviluppando e migliorando ulteriormente le tecnologie”.
Sarebbe un bel guaio per gli editori come Axel Springer, il colosso tedesco dell’informazione e dei media, che già a marzo si era prenotato un posto in prima linea per implementare le tecnologie Ia in redazione e, magari, tagliare qualche posizione interna.
Leonardo Del Vecchio è letteralmente scatenato: dopo aver acquisito il 30 per cento de Il…
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…