Le Associazioni Aeranti-Corallo e Frt presenteranno una proposta congiunta in merito al risarcimento che andrebbe all’emittenza locale per la riduzione delle risorse frequenziali da 790 a 862 MHz (canali UHF 61-69) a favore dei servizi broadband. Secondo Rosario Donato, il direttore di Frt, i 240 milioni di euro previsti dal governo come ricavato dell’asta per le frequenze “non sono da ritenersi in alcun modo sufficienti a coprire le spese compiute dalle Tv locali nelle aree che hanno già effettuato il passaggio al digitale terrestre”. Tenendo conto che le emittenti sono circa 200, ha spiegato Donato, alla fine si tratterebbe di circa 1-1,5 milioni di euro a fronte della spesa di 5-6 milioni di euro sostenuta dalle Tv locali per lo switch-off.
Il coordinatore di Aeranti-Corallo, Marco Rossignoli considera assolutamente negativo il decreto del Consiglio dei Ministri del 23 marzo, che prevede il rilascio delle frequenze, ai soggetti già operanti in tecnica analogica, sulla base di nuove graduatorie che “modificano le regole finora adottate per disciplinare il processo di digitalizzazione, in base alle quali tutte le tv locali analogiche sono diventate operatori di rete per la tv digitale terrestre in ambito locale”.
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