Il Canton Friburgo ha annunciato che sosterrà “temporaneamente e puntualmente” i suoi media regionali, in attesa di nuove soluzioni a livello federale. Friburgo intende stanziare 1,8 milioni di franchi per sostenere gli investimenti nella transizione digitale sostienendo i progetti di digitalizzazione dei media regionali per un periodo di quattro anni, fino a un massimo del 30% dell’importo effettivamente investito.
Inoltre, sempre per un periodo di quattro anni, lo Stato coprirà il 50% dei costi di abbonamento dei media regionali all’agenzia di stampa nazionale Keystone-ATS. Il Cantone di Friburgo prevede anche un sostegno nel settore della formazione mediatica e dell’accesso dei giovani ai media. Per tutte queste misure il Cantone pagherà al massimo 3,75 milioni di franchi.
Il Cantone di Friburgo ha dichiarato che prenderà queste misure in mancanza di nuove proposte federali a breve termine. Anche il Cantone di Neuchâtel ritiene che sia necessaria una soluzione federale e vuole impegnarsi a sostenere la distribuzione dei giornali a questo livello. “Non è importante legiferare a livello cantonale” per garantire l’esistenza di media imparziali e di qualità nel cantone, ha dichiarato mercoledì il presidente del Consiglio di Stato di Neuchâtel Alain Ribaux, interrogato al Gran Consiglio.
La sua risposta non fu convincente. È stata presentata una mozione urgente trasversale ai partiti per sancire per legge gli aiuti ai media regionali, fornendo somme a loro sostegno.
Nel febbraio 2022, il popolo ha rifiutato il pacchetto di aiuti ai media architettato dal Parlamento. Da allora sono stati proposti al Parlamento diversi progetti. Il Consiglio federale ricorda che non ha la possibilità di introdurre ulteriori strumenti di aiuto. Le basi giuridiche devono essere create dal Parlamento. In un rapporto pubblicato mercoledì in risposta ad un postulato, delinea diversi modelli di aiuto indipendenti dal canale di distribuzione. Attualmente gli aiuti ai media sono rivolti principalmente ai media tradizionali, come giornali, radio e televisione. I media online non hanno diritto ad alcun supporto.
A breve termine il governo propone misure generali di aiuto per tutti i media elettronici. Ne beneficiano le agenzie di stampa, la formazione, il Consiglio svizzero della stampa nonché lo sviluppo digitale dell’offerta online e possono essere implementati rapidamente. L’obiettivo è migliorare le condizioni generali dell’intero settore.
Oggi l’agenzia Keystone-ATS beneficia di un aiuto di 4 milioni all’anno provenienti dalle concessioni radiotelevisive. L’agenzia offre ai media regionali e locali un servizio di base per la copertura di notizie nazionali e internazionali, consentendo loro di concentrarsi sulla propria attività principale, coprendo eventi regionali e locali. Un’estensione generale degli aiuti a tutti i media elettronici consentirebbe di allargare la cerchia dei media che beneficiano dei servizi dell’agenzia anche ai media online. Anche la sua posizione nel panorama mediatico svizzero verrebbe rafforzata. Tali misure non erano state contestate in Parlamento.
L’importo dei nuovi aiuti a favore di tutti i media elettronici potrebbe essere determinato in base al numero di giornalisti o al fatturato. Sarebbero favoriti i piccoli media. E questa opzione consentirebbe di sostenere la trasformazione digitale della stampa scritta. Anche le offerte online potrebbero trarne vantaggio.
Questo nuovo aiuto potrebbe sostituire immediatamente o gradualmente gli sconti sulla distribuzione a favore della stampa locale e regionale (30 milioni all’anno). Potrebbe anche essere introdotto insieme allo sconto in attesa di una valutazione. Questa opzione non richiede la modifica della Costituzione. Un’altra opzione sarebbe una nuova legge sui media. Potrebbero ottenere un aiuto finanziario anche le stazioni radiofoniche e televisive che non hanno un mandato di prestazioni, così come le case editrici o gli editori indipendenti. Un’opzione “non prioritaria”, secondo il governo.
L’associazione degli editori di lingua tedesca Schweizer Medien (VSM) accoglie con favore queste nuove possibilità di sostegno. Questi però non dovrebbero andare a scapito degli aiuti indiretti alla stampa, avverte. Gli sconti di distribuzione verranno prorogati per i prossimi sette anni per garantire l’offerta di informazioni nelle regioni e consentire allo stesso tempo la transizione digitale.
Salvatore Monaco