Spunta l’emendamento: la Lega vuol tagliare il canone Rai a 70 euro

0
353

La Lega chiede di tagliare il canone Rai a 70 euro, spunta l’emendamento segnalato in manovra. L’iniziativa non è così sorprendente dal momento che si tratta di un vecchio cavallo di battaglia del Carroccio. Su cui, adesso, Salvini rilancia la battaglia interna alla maggioranza e, contestualmente, lancia un messaggio chiaro e forte alla sua “base”. Nell’emendamento segnalato dalla Lega, e che riporta come primo firmatario il senatore Giorgio Maria Bergesio, si propone il taglio del canone Rai, per il 2026, dagli attuali 90 a 70 euro. Ribadendo, in tal senso, un’analoga proposta che era già stata avanzata ai tempi della manovra di due anni fa. Insieme a ciò, anche l’istituzione di un fondo pubblico da 430 milioni. Che, nelle intenzioni dei leghisti, dovrebbe servire al “miglioramento della qualità del servizio pubblico radiofonico, televisivo e multimediale su tutto il territorio nazionale, nell’ambito delle iniziative, previste dal contratto di servizio nazionale tra la società RAI-Radiotelevisione italiana Spa e il Ministero delle imprese e del made in Italy”. Inizialmente si trattava di un fondo per il sostegno e la resilienza delle tv ed emittenti locali.

Intanto sono usciti anche i numeri sul “canone in bolletta”. Che riferiscono come la scelta adottata nell’ormai lontano 2016 contribuì a combattere in maniera decisa e forte l’evasione. Difatti, stando ai dati del Mef, il numero di chi non pagava il canone Rai si è ridotto dai 7 milioni del 2015 fino a poco meno di 1,56 milioni di italiani nel 2022. Oggi l’esborso per il canone è in salita in termini di “pagatori” passati a 22,3 milioni nel 2022. Per una cifra corrisposta che sfiora i due miliardi di euro.

La questione dell’emendamento segnalato dalla Lega sul taglio del canone Rai potrebbe causare nuovi dissapori con Forza Italia. Che, invece, su questo fronte non sembra essere molto ricettiva.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome