La Giunta regionale della Sardegna nella seduta del 22 febbraio scorso ha deliberato di dare mandato all’Assessore del Lavoro, Formazione Professionale, Cooperazione e Sicurezza Sociale in raccordo con l’Assessore della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, di presiedere il tavolo di crisi del comparto dell’emittenza televisiva privata. Il principale compito del tavolo è la “predisposizione di un organico e condiviso programma di interventi, anche finanziari, volto a superare l’attuale condizione di difficoltà” in cui si trovano le tv locali dell’isola.
Nella seduta del 14 dicembre 2010 i partecipanti al tavolo hanno esaminato e condiviso gli “aspetti che hanno prodotto, o quanto meno contribuito a produrre, la situazione di difficoltà” e che possono essere riconducibili ai seguenti elementi:
– “l’avvento del digitale terrestre, inizialmente percepito come una opportunità (la Sardegna paga anche l’effetto d’essere stata la prima Regione a sperimentarlo), si è invece rivelato uno svantaggio a causa di un netto calo degli ascolti e dei connessi fatturati. In tal senso assume particolare importanza la necessità di una sua efficace regolamentazione;
– il moltiplicarsi dell’offerta che favorisce in modo indiscriminato una forte dispersione dei canali locali, in sostanziale ed incontrollata concorrenza. (www.frt.it)
Agi, il braccio di ferro continua e ora i giornalisti votano la sfiducia alla direttrice…
Il rischio carcere per i giornalisti c’è: otto mesi di carcere per un articolo, è…
In previsione delle attività di certificazione del bilancio di esercizio al 31.12.2023, ricordiamo che il…
Ieri i giornalisti di Agenzia Dire si sono astenuti dal lavoro per una giornata di…
L’impegno delle Cooperative passa dal rilancio dell’editoria e della cultura del Paese. L’associazione generale delle…
Renzi sgancia la bomba: la Rai pagherebbe, naturalmente con soldi pubblici, il Fatto Quotidiano. L’ex…