Spunta una nuova polemica in Rai: Ranucci attacca sulla Tgr, Unirai gli replica con veemenza. Pomo della discordia è la questione legata alla selezione interna. Una polemica, quella del direttore di Report, nemmeno nuovissima. Solo qualche mese fa, difatti, s’era attirato le critiche del direttore della testata, Roberto Pacchetti, poiché aveva ventilato ombre di ingerenze politiche sul lavoro dei giornalisti. La vicenda si intreccia con quella dei precari nelle redazioni. Con le girandole per la stabilizzazione dei cronisti. Una scelta che, come denunciato a suo tempo proprio da Ranucci e altri porterà indubbiamente vantaggi alla Tgr indebolendo però le altre testate. E sulla quale, intervistato a Un Giorno da Pecora, era tornato con forza. Forse eccessiva: “Con il concorso famoso c’è il rischio che perdiamo delle professionalità. Non vorrei che quello che non è riuscito a fare la bomba, riesca a farlo il concorso”. Parole durissime per, insomma, una questione che ciclicamente torna. E su cui, ora, replica Unirai.
L’associazione dei giornalisti di viale Mazzini ritiene che Ranucci, sulla Tgr, abbia oltrepassato il segno: “Rinnoviamo la nostra solidarietà a Sigfrido Ranucci per il gravissimo attentato subito. Ma paragonare quel drammatico episodio a una selezione interna che porterà a 127 assunzioni ci sembra, come minimo, fuori luogo e poco rispettoso del lavoro che è stato necessario per ottenere la regolarizzazione dei precari, peraltro in un contesto di enormi difficoltà per il settore radiotelevisivo e dell’editoria in generale”. E quindi l’auspicio: “Ci auguriamo che questa uscita possa essere in qualche modo corretta dal diretto interessato e sia stata semplicemente uno scivolone, frutto della sovraesposizione mediatica del conduttore di Report”.







