Un amministratore unico per la Rai? Si rafforzino i poteri “della persona che dirige”. E’ il punto di vista del sottosegretario allo Sviluppo economico con delega alle Comunicazioni, Paolo Romani, intervistato da Tv Talk, il programma di Rai Educational in onda domani alle 9 su Raitre. Interpellato sull’ipotesi di un amministratore unico per la tv pubblica, Romani spiega che “é difficile che un servizio pubblico possa identificarsi con una unica persona. Rafforzamento sì, della persona che dirige, del direttore generale, che si può chiamare amministratore unico o amministratore delegato. Ma comunque ancora rappresentanza culturale delle diversità del paese”. Sulla possibilità che una figura di questo tipo aiuti ad allentare la presa dei partiti sulla Rai e a modernizzare l’azienda, “a parte che lo spoil system c’é in tutti i paesi del mondo – risponde Romani – quando vince una maggioranza ci vuole armonia e congruenza rispetto a coloro che gestiscono il paese non attraverso la politica ma attraverso le grandi aziende. Il problema vero è che non è possibile immaginare in Italia oggi una figura di questo tipo. Si allenterà la presa quando il dibattito fra maggioranza e opposizione sarà più maturo. Come più o meno sta succedendo in questi mesi”.
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