La condanna ad un mese di arresto é stata chiesta del pm Giovanni Arena al processo che vede imputati tre cronisti, due capiservizio e il direttore del Secolo XIX accusati di aver violato il segreto istruttorio per la pubblicazione dell’identikit del cosiddetto maniaco dell’ascensore realizzato dalla squadra mobile. Secondo il pm “la divulgazione dell’identikit era un atto istruttorio e nessuno era stato autorizzato alla pubblicazione”. Oggi al processo hanno deposto come testi della difesa il presidente dell’Unione Cronisti, Guido Columba, e il noto criminologo Francesco Bruno. “I colleghi hanno reso un servizio alla cittadinanza genovese mentre c’era in giro un maniaco – ha detto Columba – Invece di ricevere un premio sono stati sottoposti a procedimento penale”. Il criminologo Bruno ha sottolineato che l’identikit è una tecnica che coinvolge la gente nell’attività investigativa, aiutando le forze dell’ordine. L’avv. Manzitti ha chiesto l’assoluzione per tutti. La sentenza è attesa per il 10 aprile.
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