Categories: Giurisprudenza

PROFESSIONI: I PUBBLICISTI POTREBBERO SCOMPARIRE DAL SETTEMBRE 2012

Monti ora ha il suo fiammante tesserino da giornalista, ricevuto dalle mani del presidente dell’Ordine Enzo lacopino. Ma la speranza che il presidente del Consiglio possa fare marcia indietro sulla decisione di abolire l’Albo dei pubblicisti non sembra molto fondata. La norma è contenuta nel decreto Salva Italia e recepisce le direttive europee sulle professioni, che prevedono si debba sostenere un esame di Stato per poter accedere a qualsiasi albo professionale. Risultato: i pubblicisti potrebbero scomparire dal settembre 2012. Da quel momento, tutti coloro che svolgono attività giornalistica in maniera continuativa, con più di dieci articoli l’anno, rischiano di incorrere in una denuncia penale nel caso in cui non siano giornalisti professionisti. Un’eventualità che sta provocando scompiglio tra gli 80 mila pubblicisti iscritti all’ordine oltre a quelli – numerosi – che stanno per concludere il periodo di 24 mesi previsto per ottenere la tessera. La consigliera dell’Ordine Antonella Cardone scrive su Facebook: “La ratio sta nel voler liberalizzare l’accesso alle professioni, tenendo come unico criterio di accesso l’esame di Stato. Per noi giornalisti si trasforma in una restrizione, ma penso sia anche un’occasione per qualificare meglio la categoria, che ricordo essere composta da 110 mila persone in tutta Italia di cui appena 50 mila versano i contributi all’Inpgi (vuoi dire che 60 mila persone o non tanno la professione o lavorano in nero)”.
Massimo De Bellis

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