Roberto Saviano ha lasciato la Repubblica di Molinari-Elkann e ora sarà la nuova firma del Corriere della Sera. Lo scrittore ha raggiunto l’accordo con il quotidiano edito da Urbano Cairo, editore anche della rete televisiva di La7.
Si occuperà di redigere editoriali, terrà una rubrica su Sette e proporrà video e approfondimenti. Per il direttore del Corriere, Luciano Fontana, è una grande conquista: “Al Corriere della Sera arriva un grande giornalista, un intellettuale, autore di inchieste coraggiose e di analisi di qualità sulla nostra società. Roberto Saviano darà un contributo rilevante all’ulteriore sviluppo del nostro sistema informativo, su carta e digitale, per un giornalismo sempre più serio, pluralista e indipendente”.
Secondo quanto riporta, tra gli altri, anche Dagospia, l’arrivo di un’altra firma “esterna” al quotidiano – dopo per esempio l’approdo a via Solferino di Walter Veltroni – ha creato qualche malumore. Perché a fronte di tagli sempre più drastici per gli “interni”, l’editore trova come investire verso gli “esterni”. Inoltre molti dubbi, specialmente dalla vecchia guardia, sarebbero alimentati dalla “linea” di cui Saviano sarebbe portatore. E ritenuta lontanissima da quella “naturale” del giornale per antonomasia di quanto rimane della borghesia italiana.
E poi in molti non hanno dimenticato le polemiche alimentate proprio da Saviano contro alcune delle firme passate o tuttora presenti del Corriere.
[…] solite elucubrazioni a favore della legalizzazione della prostituzione e della cannabis a firma di Roberto Saviano sul settimanale Sette, quanto per aver censurato prima – e sospeso poi – la cronista […]
[…] tutto sommato non toccata dalla pandemia. Le collaborazioni sono rimaste tali, su tutte quelle al Corriere della Sera che già aveva fatto arrabbiare i giornalisti. E poi i diritti di Gomorra sono continuati ad […]