Rispettare l’insostituibile valore del pluralismo nella stampa e nella Tv. È l’appello lanciato dal Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, nella ‘Giornata dell’informazione’ tenuta al Quirinale, nel corso della quale il Capo dello Stato ha incontrato i promotori e i vincitori dei premi giornalistici che hanno ottenuto l’adesione della Presidenza della Repubblica.
Napolitano ha anche sottolineato che la libertà d’espressione ed il su uso richiedono analisi e proposte in sede europea; ha invitato i giornalisti a non sottovalutare i limiti e le responsabilità del proprio lavoro, e ha concluso con l’augurio che si vada verso un confronto costruttivo tra tutte le parti interessate.
Secondo Napolitano “è nella qualità dell’impegno e nel lavoro di ogni giornalista, nella professionalità, nel rigore, nell’equilibrio, nel tranquillo coraggio di chi si dedica a questo quotidiano lavoro, qui è il maggior presidio della libertà e del ruolo della stampa e dell’informazione”.
Il Capo dello Stato ha ricordato che già tre anni fa aveva espresso il proprio profondo convincimento “circa il carattere discriminante che l’esistenza di una stampa e di un’informazione pluralistica e libera assume per distinguere la democrazia dal dispotismo” e ha rammentato quindi che già in passato aveva voluto sottolineare “come nei sistemi democratici e costituzionali dell’Occidente occorra combinare più valori, più diritti degni di tutela, come sancito d’altronde dall’art. 10 della Convenzione europea del 1948 sui diritti dell’uomo”. Su questi temi Napolitano è tornato più volte, indipendentemente dal mutare nel frattempo del contesto politico in Italia e postulando la definizione di equilibri “con uno sguardo attento in particolare alla tutela della privacy e della dignità della persona, della dignità delle istituzioni, della riservatezza delle indagini giudiziarie, insieme ovviamente e in primo luogo con la tutela della libertà di informazione”.
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