Le norme introdotte nel decreto milleproroghe, nel corso dell’esame in Parlamento, per la loro ampiezza ed eterogeneità si pongono in contrasto con la Costituzione. Sono, infatti, prive “dei requisiti di straordinaria necessità e urgenza” e non consentono a tutte le Commissioni competenti “di svolgere l’esame referente” richiesto dall’articolo 77 della Costituzione. Inoltre, “il frequente ricorso alla posizione della questione di fiducia realizza un ulteriore pesante compressione del ruolo del Parlamento”. Questi i rilievi contenuti nella lettera inviata da Napolitano ai Presidenti di Camera e Senato ed al Presidente del Consiglio. Napolitano chiede anche una “parziale reiterazione del testo originario”. Intanto, l’esame del disegno di legge, in discussione alla Camera, è stato sospeso e la seduta aggiornata a domani.
Manuela Montella
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