«E’ necessario che il Governo faccia un passo indietro sui tagli al fondo per l’editoria. L’annunciata diminuzione lineare di questa voce del bilancio dello Stato mette in pericolo il pluralismo dell’informazione e la sorte di 4.000 lavoratori tra giornalisti, grafici ed amministrativi». Lo afferma il deputato del Pdl, Bruno Murgia, a proposito della drastica riduzione di risorse che potrebbe abbattersi sul Dipartimento per l’editoria della Presidenza del Consiglio.
«Senza contromisure rischiano di chiudere nell’immediato decine di testate politiche, edite da cooperative di giornalisti – spiega Murgia, componente della Commissione Cultura – realtà che spesso pagano le storture del mercato della pubblicità italiano, sbilanciato a favore della televisione. In un’ottica di maggior rigore è necessario però individuare nuovi criteri che permettano una più rigorosa selezione nell’accesso al finanziamento pubblico. In passato si è spesso permesso che potessero accedere alle agevolazioni periodici con redazioni fittizie o con diffusione irrisoria. Per il futuro si potrebbe pensare di premiare chi utilizza le nuove tecnologie o chi opera sul web. Misure – conclude Bruno Murgia – che servirebbero da stimolo per l’intero comparto, favorendo quindi l’aumento dei posti di lavoro». (ANSA).
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