Ieri la Commissione Bilancio ha giudicato inammissibili (ai sensi dell’articolo 96-bis, comma 7, del Regolamento), tra le altre, le seguenti proposte emendative: Ghizzoni 21.1, recante misure di sostegno per l’emittenza radiotelevisiva locale; Ghizzoni 39.016, Ventura 44.04, Galletti 44.08, recanti misure in materia di editoria no profit e di partito.
Resta valida la proposta emendativa Montagnoli 44.02 che mira a prorogare, fino al primo gennaio 2012, il diritto soggettivo ai contributi per i giornali e impegna il governo a emanare, entro 6 mesi, un decreto di riordino dei contributi all’editoria. Ammissibile anche l’emendamento Franzoso 44.01 che riduce la quota annua a sostegno dell’emittenza radiotelevisiva locale del 44% per gli anni 2011, 2012 e 2013 riconoscendo, pertanto, in tale triennio, alle tv locali 150 milioni di euro annui mentre la parte rimanente, pari a 120 milioni di euro, rimarrà nelle disponibilità dello Stato.
Inoltre, le proposte emendative Cambusano 18.01 e Borghesi 38.03 introducono un’imposta sul valore aggiunto percepito dalle emittenti televisive a carattere nazionale analogiche, digitali e satellitari per la trasmissione di pubblicità e per lo svolgimento di televendite e telepromozioni.
La proposta Di Pietro 47.02, al fine di massimizzare la gestione efficiente delle radiofrequenze, chiede che, con decreto del Ministro dello sviluppo economico, siano individuate le risorse frequenziali della banda 790-862 MHz da destinare ai servizi di telefonia mobile, i cui diritti d’uso saranno assegnati mediante procedure di evidenza pubblica competitiva.
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