Il giorno dello
sciopero generale indetto dalla
Cgil, in edicola, tra gli altri
quotidiani che sono andati in
stampa c’era anche Liberazione,
l’organo di Rifondazione
comunista. Un’apparente
contraddizione per un
«giornale comunista» -ieri
titolava in prima pagina
«Sciopero!» – che però è stata
spiegata con una nota a firma
de «I lavoratori poligrafici di
Liberazione». Ecco il testo: «Pur
condividendo profondamente
le ragioni dello sciopero, non
condividiamo le modalità di
esecuzione dello sciopero per il
settore quotidiani; infatti
scioperando il 5 settembre si
privano dell’informazione le
migliaia di lavoratori che
aderiscono allo sciopero e
saranno in piazza per
protestare. Abbiamo chiesto
invano, purtroppo, lo
spostamento dello sciopero al 7
settembre in modo da avere la
massima copertura informativa
sia il giorno dello sciopero sia
quello seguente. Di fronte al
diniego dello spostamento
della data dello sciopero per i
lavoratori poligrafici dei
quotidiani, pur ribadendo
l’adesione alle motivazioni
dello sciopero, i lavoratori
poligrafici di Liberazione
hanno deciso di accompagnare
con il proprio quotidiano in
edicola ed in piazza le migliaia
di lavoratori in sciopero». (Corriere della Sera)
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