All’indomani del via allo switch-over nel Lazio, oltre al problema dell’insufficienza delle frequenze per soddisfare le richieste di tutte le emittenti locali, permangono i difficili rapporti con i “vicini”. Alla Francia si è aggiunto anche il Vaticano cui spettano 4 frequenze. Il Ministero assicura che si sta facendo tutto il possibile per trovare una soluzione che non scontenti nessuno. Le trattative con la Francia sono a buon punto. In questi giorni, il viceministro per le comunicazioni, Paolo Romani, ha incontrato, a Lussemburgo, la sua omologa francese, Natalie Koschiusko Morizet, con la quale avrebbe raggiunto un accordo di massima.
L’obiettivo con il Vaticano è invece di “recuperare” parte delle frequenze. Finora, infatti, il Vaticano ha utilizzato solo una della quattro frequenze assegnate dalla convenzione di Ginevra. Il Ministero è ottimista e sicuro di arrivare a breve alla soluzione del problema. Non appena sarà siglato l’accordo con il Vaticano, l’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni potrà convocare il Tavolo Tecnico per la pianificazione delle frequenze.
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