La difesa di Ranucci: “Ecco la verità sull’audio di Boccia”

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Sigfrido Ranucci replica a Forza Italia e per farlo ha scelto di utilizzare i social. Su Facebook, il giornalista accusa il partito azzurro e in particolare il capogruppo di Fi in commissione Vigilanza Rai, Renzo Rosso e tenta di fare chiarezza attorno alle accuse che lo hanno travolto in merito alla spinosa vicenda legata al caso Sangiuliano: “Premesso che la notizia della denuncia della signora Corsini, moglie di Sangiuliano, nei confronti di Report, risale a dicembre scorso, ed era già nota, e premesso che il garantista Rosso parla di avviso di garanzia quando a noi non è stato ancora notificato, vale la pena ricordare alcuni fatti”.

Eccoli: “Si tratta di un audio di pochi secondi estrapolato da ore di conversazioni, quelle si gossip, che riporta l’essenzialità di una notizia di grande interesse pubblico che ha portato a uno scandalo internazionale e alle dimissioni di un ministro. L’audio che ha trasmesso ’Report’ – ha rivendicato Ranucci –  della telefonata tra l’allora ministro Sangiuliano e la consorte era stato registrato da Maria Rosaria Boccia con la consapevolezza dello stesso ministro, come detto dal suo stesso avvocato”.

Ranucci prosegue la sua difesa: “In quell’audio di pochi secondi c’è la prova che Sangiuliano ha stoppato il contratto a Maria Rosaria Boccia perché chiesto perentoriamente dalla moglie, e non per presunti conflitti come dichiarato in un’intervista al Tg1”. Un fatto politico, secondo il conduttore di Report. Che incalza: “Infatti subito dopo quella telefonata Sangiuliano invia un sms al suo capo di Gabinetto nel quale chiede di sospendere l’iter. Inoltre su questa vicenda il consiglio di disciplina dell’ordine dei giornalisti ha già archiviato la mia posizione”. E dunque, conclude Ranucci, “a differenza di garantisti a fasi alterne, ho sempre fiducia nell’operato della magistratura che proprio oggi ha archiviato la denuncia nei nostri confronti dello stragista e terrorista nero Luigi Ciavardini”.

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