Venerdì 5 dicembre 2008, a Napoli, un giovane giornalista è stato contattato dall’Ufficio stampa della Polizia Municipale perché il comandante voleva discutere di un articolo che non aveva gradito. Il giovane si è recato all’appuntamento accompagnato da due colleghi, anche loro convocati dal comandante.
Una volta messo piede nell’ufficio il capo dei vigili urbani partenopei gli ha lasciato solo il tempo di poche battute: visibilmente arrabbiato, non ha voluto stringergli la mano, gli ha fatto consegnare un documento e poi, inaspettatamente…lo ha preso a schiaffi”. Sembra la scena di un film ed invece è la cronaca riportata nella denuncia di quanto è accaduto ad Alessandro Migliaccio, giornalista professionista e redattore del quotidiano Il Napoli (gruppo Epolis). A schiaffeggiarlo è stato Luigi Sementa, ex carabiniere e neo-comandande della Polizia Municipale del capoluogo campano.
Migliaccio, assistito dall’avvocato Elena Coccia, ha sporto denuncia presso la Questura di Napoli per l’aggressione subita sotto gli occhi dei colleghi Renato Rocco e Giuseppe Crimaldi, rispettivamente presidente e consigliere dell’Unione Cronisti della Campania.
All’origine dell’aggressione, di cui esiste un filmato scioccante ripreso con una micro-camera, vi sarebbe l’articolo intitolato “Gran bazar di illegalità nel rione del comandante”, nel quale il giornalista mette in evidenza le continue infrazioni al codice della strada e alle regole del vivere civile messe in atto nella zona dove risiede lo stesso Sementa, proprio all’indomani dei “controlli a tappeto” da lui predisposti negli altri quartieri di Napoli.
La vicenda, non appena è stata resa nota, ha scatenato l’indignazione del Comitato di redazione di Epolis – e non solo – che in una nota congiunta di Sindacato, Ordine dei giornalisti e Unione Cronisti ha espresso “solidarietà e vicinanza umana e professionale” al collega aggredito e inspiegabilmente trattenuto per ore negli uffici di via De Giaxa.
A dispetto dell’iniziale, inquietante silenzio di giornali ed istituzioni, sulla vicenda, si sono mobilitati associazioni, comitati civici, sindacati, privati cittadini, internauti, studenti e prof. (come quelli dell’Istituto “Gianbattista Vico”) per esprimere solidarietà ad Alessandro Migliaccio, chiedendo a gran voce che simili vicende non si ripetano mai più.Venerdì scorso anche il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino, ha espresso – in un comunicato stampa – il suo disappunto “per quanto accaduto nei rapporti con il giornalista Alessandro Migliaccio e per le modalità in cui l’episodio si è verificato”.
Fabiana Cammarano
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