Il presidente di France Televisions, l’ente pubblico radiotelevisivo, sarà nominato dal capo dello Stato. Lo ha deciso oggi l’Assemblea nazionale francese, approvando l’articolo del progetto di riforma del settore radiotelevisivo pubblico, uno dei punti centrali del provvedimento, contro il quale l’opposizione socialista sta conducendo da giorni un deciso ostruzionismo parlamentare. Socialisti e sindacati dei giornalisti hanno parlato di una tv pubblica ormai “sottomessa agli umori del Principe” e di un “ritorno alla tv di Stato”.
Finora il presidente della tv pubblica era nominato dal Csa, l’authority televisiva, organismo amministrativo indipendente. Il progetto di legge deve entrare in vigore il 5 gennaio, data della soppressione della pubblicità sulle reti pubbliche a partire dalle 20. Ma ad oggi i deputati hanno votato solo otto dei 56 articoli del disegno di legge. Il ministro della cultura, Christine Albanel, non ha escluso, di fronte all’atteggiamento dell’opposizione, la possibilità di un decreto legge.
La crisi dei giornali è innegabile. Le copie sono crollate, l’abitudine di leggere il giornale…
Dopo il flop dell’offerta Gedi, Leonardo Maria Del Vecchio acquisisce il 30 per cento del…
Unirai esulta: è stato riconosciuto come sindacato a viale Mazzini alla Rai. A darne notizia…
Negli ultimi anni, anche in Italia, il tema della libertà di espressione dei magistrati è…
Anche per l’anno scolastico 2025/2026 è aperta la procedura per la concessione dei contributi destinati alle istituzioni scolastiche per…
Il Gruppo Antenna, in procinto di acquisire le testate Gedi, non avrebbe la minima intenzione…