Lo fa sapere in una nota la Federazione Nazionale della Stampa che ha accolto con favore il via libera della VII Commissione Cultura della Camera che in sede referente ha proseguito l’esame delle norme per promuovere l’equità retributiva nel lavoro giornalistico, cd proposta di legge Moffa.
Il testo di legge, relatore Enzo Carrà, ha preso le mosse da una proposta avanzata dal presidente della commissione Lavoro, Silvano Moffa, e che ha raccolto un consenso quasi unanime. Ora il testo licenziato dalla commissione Cultura della Camera sarà inviato alle altre commissioni chiamate ad esprimere un parere.
«Ci auguriamo – hanno dichiarato a nome delle opposizioni Enzo Carra (Udc), Beppe Giulietti (Misto), Manuela Ghizzoni (Pd) – che si possa arrivare quanto prima alla approvazione definitiva di un testo che ha sin qui visto la positiva convergenza di tutte le forze politiche e che appare ancora più urgente anche alla luce della grave crisi che rischia di colpire il settore».
Anche l’Fnsi plaude all’iniziativa e “sollecita ora anche con l’attività e il contributo della sua commissione del Lavoro Autonomo, che la proposta di legge sia affinata, abbia i pareri delle altre Commissioni e sia approvata il più rapidamente possibile. La soluzione del voto in sede legislativa, che vede convergenze vaste (dal primo firmatario Moffa, al relatore Carra, al deputato Giulietti, alla dichiarazione di sostegno del Sottosegretario Bonaiuti qualche settimana fa) va percorsa con serietà e determinazione.
La Fnsi il prossimo 4 novembre dedicherà alla lotta al lavoro precario e alla dignità di tutti i giornalisti, a partire dai più deboli, la manifestazione nazionale nel quadro della giornata europea (Stand Up for journalism) della dignità e per il decoro del giornalismo e della libertà dell’informazione”.
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