Continua il botta e risposta fra il portavoce di Forza Italia Daniele Capezzone e il segretario del Prc Paolo Ferrero sui tagli all’editoria. Per Ferrero, «Capezzone continua a nascondere, dietro i suoi vuoti e farisaici appelli alla trasparenza e alla lotta agli sprechi, l’unica verità che è sotto gli occhi di tutti, e cioè che dai tagli indiscriminati previsti dalla nuova e sciagurata normativa sull’editoria varata dal ministro Tremonti, la mannaia è pronta a calare soprattutto sui giornali ‘di sinistrà, portandoli a rischio chiusura, oltre che creando grossi problemi a molte altre testate – sia di partito che indipendenti – che hanno l’unico vizio di non voler fare solo da megafono alla ‘voce del padronè». Per questo «è necessaria e urgente una battaglia in difesa della libertà di stampa, del pluralismo e della democrazia dei mezzi d’informazione, qualsiasi sia il loro colore politico, che nulla c’entra con il rigoroso e doveroso controllo su testate finte o in vita solo per ottenere contributi statali ma che invece c’entra molto con la stretta illiberale e anti-democratica del governo attraverso l’eliminazione del diritto soggettivo del finanziamento pubblico». «Per quanto riguarda le parole che Capezzone mi rivolge – conclude Ferrero – ne capisco il nervosismo, visto che i radicali hanno sempre difeso la libertà e il pluralismo dell’informazione. È la palese contraddizione con il suo recente passato rispetto alla sua nuova veste di difensore della censura praticata attraverso il manganello dello strangolamento economico di tanti giornali a rendere Capezzone nervoso. Nervosimo destinato ad aumentare: la nostra battaglia contro tali norme va avanti».
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