Oggi alle 13 al senato si consuma un’altra tappa della lotta contro i tagli all’editoria. Il coordinamento dei comitati di redazione dei giornali di partito, cooperativi e di idee, assieme al sindacato dei giornalisti Fnsi, Mediacoop, Articolo 21, Sina-gi, ai sindacati dei poligrafici Cgil, CisI, UN e Ugl, organizza una conferenza stampa per fare il punto su una situazione che dimostra come non mai il conflitto di interessi del premier-editore (oltre alle tv, com’è noto, Berlusconi controlla anche Mondadori).
Alla camera, nel voto sulla finanziaria, sono stati ritirati o respinti molti emendamenti che chiedevano di rifinanziare il fondo dell’editoria. Ora la questione è di pertinenza del senato e parlamentari di maggioranza e opposizione insistono per ripristinare i finanziamenti riqualificando la spesa e confermando la moratoria di due anni dall’entrata in vigore del decreto Tremonti. Un lasso di tempo su cui sono tutti concordi: serve una vera riforma dell’editoria che non provochi la morte di decine di testate e metta per strada migliaia di lavoratori e giornalisti. (Dalla rassegna stampa ccestudio.it)
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